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Equilibrio tra distanza e vicinanza nelle relazioni. Il dilemma del porcospino.

di Dott. Vincenzo Capuano. Da Guidapsicologi.it

Quanto sono carini i porcospini. Che cosa siamo in grado di imparare da loro? Una delle cose che questi animaletti possono insegnarci è che le relazioni sono un complicato atto di equilibrio tra vicinanza e distanza.

E non importa se intendiamo per relazione un rapporto di amore, o un’amicizia stretta. Ogni rapporto si organizza in modo simile.

Il filosofo tedesco Schopenhauer affrontò questo dilemma quando scrisse del mito del porcospino. Per parafrasare la sua storia, Schopenhauer ha scritto di una notte d’inverno in cui una colonia di porcospini cominciò a sentire freddo.

“Nel tentativo di riscaldarsi gli animaletti cominciarono a stringersi vicino, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali…”

È questo ciò che ci capita di fare all’interno delle nostre relazioni affettive?

Noi desideriamo stare vicini ma, quando lo siamo, l’intensità della fusione può diventare soffocante e dolorosa. Così ci capita spesso di scappare via. Non appena allontanatici, cominciamo ad avvertire un senso di paura: la paura di restare soli. Così, per porre rimedio a questo “male” torniamo indietro ad abbracciarci fino a quando tutto ciò non arriva ad essere di nuovo “troppo” e insostenibile.

Qual è per te, allora, il pericolo in un rapporto? La sensazione di essere pienamente conosciuto o la paura di conoscere pienamente qualcun altro? Una citazione da uno dei miei autori preferiti D.W. Winnocott coglie questa dinamica, “E’ una gioia stare nascosti, ma è un disastro non essere trovati.”

Trovare equilibrio nei rapporti

Come possiamo trovare l’equilibrio tra vicinanza e distanza, tra il nasconderci e l’essere scoperti o trovati (immaginate come se in quel momento stessimo giocando a nascondino)?

Per prima cosa, per raggiungere questo equilibrio è necessario essere sicuri di se e sentirsi a proprio agio con ciò che siamo. Questo è il primo passo attraverso cui possiamo correre il rischio di farci scoprire e di stare vicini ad un’altra persona. Il segreto è di amare te stesso prima di poter veramente amare qualcun altro.

Ciò significa che dobbiamo aver chiaro chi siamo al di là dell’altro. L’obiettivo è quello di stabilire i nostri stessi confini. E se ti stai chiedendo “Chi sono io?”, beh, penso sia il caso di esplorare questa domanda un po’ di più.

Chi sono io: stabilire i propri confini per avvicinarsi all’altro

Pensa a cosa ti piace fare. Nomina le cose che ti rendono felice, quelle che portano valore nella tua vita. Possono anche essere hobby o passatempi, ma l’idea l’importante è che essi siano i singoli fattori che ti compongono come persona.

Dopo aver fatto questo, ricorda di essere anche parte di una tua filosofia. Ad esempio, come ti senti rispetto alla recente politica e perché? Che cosa mangi, e che cosa ti ha portato a comprare i vestiti che indossi? Va bene se non conosci risposta a queste domande, ma l’idea che voglio passarti è l’importanza di cominciare a “riconoscere” ciò che ti ha portato a compiere le tue scelte.

Possedere un proprio senso d’identità può aiutarti a impostare quei confini interni che impediscono agli altri di travalicare chi sei, quello che senti, e come prendi le tue decisioni. Quando stabilisci il tuo personale insieme di confini, sarai in grado, in sostanza, di capire e mettere in pratica l’equilibrio dei porcospini.


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